Sentivo giusto questa mattina su Rai Uno una discussione fra tre attempati omini che si scandalizzavano della perquisizione con sequestro messa in atto dalla Procura di Salerno nei confronti di quella di Catanzaro.
Peccato, come al solito, che se il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito.
E già, perchè a nessuno dei tre è venuto in mente di chiedersi come mai si sia arrivati ad un gesto tanto forte. Oppure se lo sono chiesto, si sono risposti e hanno deciso di non tirare fuori l’argomento, ma non voglio pensare che fossero in malafede.
E allora: perchè una Procura arriva a sequestrare documenti ad un’altra? Indovina indovinello… perchè tutte le richieste di documenti fino ad allora erano state respinte. Ora se voi aveste il diritto di consultare determinati documenti, e vi dicessero al telefono: no, stavolta non puoi, più tardi, no ques’oggi nemmeno, un’altra volta, e così via, dopo un po’ non vi verrebbe da presentarvi a bussare alla porta di chi vi sta negando un vostro diritto?
Ed è quello che ha fatto la Procura di Salerno, dopo un po’ si è stufata ed è andata a prendersi quello che le avrebbe dovuto essere stato dato da tempo, i documenti sulle inchieste di De Magistris. Ma non si sa come, invece che definire scandaloso (e pure ostruzionista) il comportamento della Procura di Catanzaro, i cattivi sono guarda un po’.. quelli di Salerno.
Se volete mandare le vostre considerazioni, ho scovato gli indirizzi delle due procure:
Salerno: pg.salerno@giustizia.it
Catanzaro: pg.catanzaro@giustizia.it
p.s.
Peraltro le assurdità non finiscono qui. Voglio ricordare pure Carlo Vulpio, giornalista del Corriere, che seguiva la vicenda da tempo per il proprio giornale. Ebbene il direttore in un colpo di genio che fa? Gli toglie l’incarico. Leggete la storia direttamente sul suo blog